A 35 anni dalla creazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dalle Nazioni Unite nel 1989, il mondo si trova ad affrontare – come denuncia Andrea Iacomini, portavoce dell’UNICEF Italia – l’epoca peggiore per quanto riguarda l’infanzia colpita da conflitti armati dalla Seconda Guerra Mondiale.
Infatti, attualmente circa cinquecento milioni di bambini – quindi circa 1 bambino su 6 – vivono o fuggono da zone di guerra come Gaza, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Myanmar o Ucraina.
I conflitti, oltre a mettere in pericolo la vita e la salute del bambino, sono una delle principali cause della loro insicurezza alimentare di cui sono vittime circa 135 milioni di minori. Problemi legati alla malnutrizione o a una cattiva alimentazione impediscono ai bambini di avere una corretta crescita fisica e psicologica negando loro la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità.
I conflitti, la povertà e le malattie sono strettamente correlati anche all’impossibilità di accedere a un’educazione scolastica. 250 milioni di bambini e ragazzi nel mondo non frequentano la scuola, una cifra allarmante che avrà ripercussioni forti sulle società future.
A tutto questo si aggiungono le gravi conseguenze legate al cambiamento climatico. Più di un miliardo di bambini vive attualmente in Paesi a rischio elevato con eventi metereologici estremi. Questi minori, quindi, hanno una possibilità molto alta di diventare degli sfollati o precipitare nella povertà e, di conseguenza, di dover lavorare per contribuire al sostentamento della famiglia.
In questo quadro allarmante, il VIDES Internazionale e la Fondazione FVGS ETS non si stancano mai di lottare affinché in ogni parte del mondo ogni bambino/a e ragazzo/a vedano riconosciuti i propri diritti.
Numerosi sono i progetti di sviluppo promossi dal VIDES Internazionale come il progetto “Un osservatorio multicongregazionale per far progredire i diritti delle bambine in 6 paesi nel periodo post-pandemico: uno sforzo congiunto per colmare il divario digitale e garantire la salute mentale delle ragazze” finalizzato a garantire il diritto alla salute, in particolar modo alla salute mentale, alle ragazze in Ecuador, Perù, Kenya, Sud Sudan, India e Nepal e assicurare loro un uso sicuro di internet e delle piattaforme digitali. Tale progetto nasce proprio dalla consapevolezza di come la pandemia abbia eroso il diritto alla salute e alla sicurezza informatica per le giovani nel mondo.
Accanto al VIDES Internazionale, la FVGS ETS, opera dalla sua fondazione in Asia, Africa, America Latina ed Europa per garantire ai bambini più vulnerabile il diritto allo studio e a un’alimentazione equilibrata. Infatti, attraverso il Sostegno a Distanza, la FVGS raggiunge ogni anno migliaia di minori garantendo loro la possibilità di andare a scuola e costruirsi un futuro migliore. Inoltre, è presente sul territorio con progetti e microprogetti di sviluppo per sostenere le realtà locali in particolar modo le necessità dei bambini e delle donne più bisognosi.
IL VIDES Internazionale e la FVGS ETS sono profondamente convinti dell’importanza di trasformare l’indifferenza generale verso i diritti dei bambini e degli adolescenti in una “globalizzazione della Pace, della Gentilezza e della Cura” come ci esorta Papa Francesco.
Oggi più che mai, quindi, è importante che la Comunità Internazionale, così come ognuno di noi, operi con impegno e costanza affinché ogni minore possa godere dei propri diritti inalienabili.