Qui, nella Repubblica Dominicana, io e i miei compagni volontari stiamo vivendo gli ultimi giorni della nostra esperienza di servizio civile. È incredibile pensare che siano già passati dieci mesi.
Penso che la conclusione di ogni esperienza sia sempre caotica: trovare il tempo per fare tutte quelle cose che che sono rimaste indietro, trovare il tempo per fare tutte quelle cose che sono rimaste indietro, organizzare momenti speciali con le persone care conosciute e con le quali si hanno condiviso momenti speciali durante il percorso e valorizzare al massimo ogni piccolo momento di questi poiché sono gli ultimi. Allo stesso tempo, cerchiamo di rendere tutto il più naturale possibile, perché vogliamo considerare questi momenti non come un addio, ma come un arrivederci, nella speranza di poter tornare a rivedere luoghi e persone familiari al più presto.
Durante questi mesi trascorsi a Santo Domingo, mi sono dedicata ad aprire gli occhi e il cuore a questo nuovo mondo che mi ha accolto. Ho lavorato in una scuola dove ho condiviso momenti, conversazioni e gesti d’amore con bambine e bambini che sono indelebilmente impressi nel mio cuore. Ho conosciuto le abitudini, il linguaggio e il modo di pensare dei ragazzi con cui ho condiviso questo tempo, e ho ammirato il loro stile di vita e la loro prospettiva unica. Sono grata alla comunità delle suore salesiane per averci accolto con allegria e cariño fin dal primo momento, facendoci sentire a casa e a nostro agio e rispettando e mostrando sempre curiosità per le nostre individualità e le nostre idee; mi sento di dire che la comunità delle hermanas si é impegnata particolarmente ad apportare il più possibile un senso di famiglia alla nostra quotidianità, qualcosa di cui sapevano avevamo bisogno in quanto lontani da casa.
Durante il tempo libero, ho invece avuto l’opportunità di esplorare altre parti dell’isola, a partire da cittadine vibranti di musica e vita, in cui vige una voglia insaziabile di dembow che viene suonato con le casse in ogni angolo di queste ultime, fino ad arrivare a spiagge incontaminate e selvagge e paesaggi vergini e colmi di pace.
Riflettendo sui cambiamenti avvenuti in me durante questi mesi, mi rendo conto di quanto sia stata trasformativa questa esperienza. Sono giunta qui sprovvista di un’idea di quella che sarebbe stata la mia vita, un poco intimorita, ma ora, dopo dieci mesi, la mia vita qui si sta concludendo e mi ritrovo a considerare Santo Domingo come il mio secondo rifugio. So che il senso di disorientamento e timore che proverò al ritorno in Italia sarà dovuto al fatto che qui ho trovato e lasciato parti di me, e ora sento di appartenere a questo luogo.
Partecipare al servizio civile é stata per me un’esperienza che mi ha cambiato e aiutato profondamente, offrendomi un’opportunità unica per esplorare il mondo e scoprire me stessa.
Dunque, a chiunque stia leggendo queste parole, vorrei dire di non temere: lanciatevi in un’esperienza così speciale e straordinaria, poiché è davvero un’opportunità imperdibile e unica nel
suo genere.
Lucia – Operatrice Volontaria di Servizio Civile Universale in Repubblica Dominicana
