Sono passati ormai più di tre mesi da quando sono arrivata in Repubblica Dominicana.
E’ molto difficile per me spiegare in poche parole tutto quello che ho vissuto da quando io e gli altri volontari siamo scesi dall’aereo, ad ora.
Attualmente svolgiamo servizio civile a Santo Domingo, la capitale del paese.
Situata nella costa meridionale dell’isola, nella città dominicana convivono la moltissime facce che caratterizzano questo paese e le cui molte, in poco tempo, ho avuto la fortuna di conoscere.
Questa città é infatti un concentrato degli aspetti storici e culturali che caratterizzano la Repubblica Dominicana, con le sue moltissime danze e musiche, come il merengue, e i suoi monumenti storici coloniali, ma é sede anche di quelli più problematici, fra cui bassi livelli di educazione e l’estrema povertà che porta ad alti tassi di criminalità.
Io lavoro in una scuola situata in un quartiere particolarmente povero della città, in cui vivono molti bambini appartenenti alla fascia più vulnerabile della popolazione.
La comunità delle hermanas che risiede lí, e con cui lavoro, é particolarmente attiva nel lavoro di aiuto dei bambini e adolescenti che vivono nella zona, e di prevenzione delle conseguenze negative che spesso scaturiscono da condizioni di povertà, le quali plasmano la vita della maggior parte delle persone che vivono in questa zona.
Del posto, la cosa che mi ha colpito di più è la straordinaria sensazione di libertà che pervade il paese.
La natura, rigogliosa e selvaggia, si insinua ovunque, tanto che persino in città è possibile trovare angoli immersi nel verde. I quartieri, inizialmente trasandati, mostrano un curato equilibrio tra abbandono e attenzione, creando un’atmosfera unica. Cani e gatti popolano le strade soli, appartengono a tutti e a nessuno; i bambini camminano scalzi sul cemento, spesso soli, evidenziando un legame speciale con la natura e un’infanzia scandita da una semplicità disarmante.
La riflessione sulla vita quotidiana mi ha inevitabilmente portato a concentrarmi sulla gente del luogo.
La felicità di questi bambini, nonostante le condizioni materiali non sempre ideali, è un elemento che colpisce profondamente. La gioia innocente e genuina dei più piccoli diventa un segno tangibile di come la semplicità possa portare alla vera felicità.
Un altro aspetto distintivo di questa comunità è la forte presenza della religione. La fede è parte integrante della vita quotidiana, e la gente è profondamente grata per le cose più essenziali, come il semplice fatto di essere in vita. La gratitudine si manifesta banalmente con un “gracias a dios“, che si sente spesso pronunciato con sincera devozione.
Nella vita di questa società, la comunità delle suore svolge un ruolo significativo. Il loro impegno è stimabile, e la comunità nel suo complesso nutre un enorme rispetto per il loro lavoro e la loro dedizione. La presenza e l’opera delle suore diventano un legame fondamentale che contribuisce a costruire una rete di solidarietà e supporto all’interno della comunità.
La combinazione fra semplicità, fede e altruismo, crea in questo luogo un quadro affascinante e unico, che ha lasciato, durante la mia breve esperienza qui, un segno profondo.
Lucia, operatrice volontaria di Servizio Civile Universale nella Rep. Dominicana