“Le madri, le donne guardano il mondo non per sfruttarlo,
ma perché abbia vita:
guardando con il cuore,
riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza”
(Papa Francesco)
La Giornata Internazionale della Donna di quest’anno arriva mentre l’Europa si ritrova ad affrontare la guerra tra Russia e Ucraina e mentre il mondo intero sta cercando ancora di combattere il COVID19 e le sue terribili conseguenze a livello sanitario ed economico.
Le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare questa ricorrenza alla riflessione sul tema “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030”. Tale tema ha lo scopo di promuovere il raggiungimento dell’obiettivo 4 (accesso globale alla formazione di qualità) e dell’obiettivo 5 (uguaglianza di genere ed empowerment delle donne e delle ragazze) dell’Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
Nonostante alcuni progressi siano stati fatti negli ultimi anni, ancora oggi, in base agli studi delle Nazioni Unite, in media le donne hanno il 75% dei diritti in meno rispetto a quelli di cui godono gli uomini. Le donne risultano essere le principali vittime delle svariate forme di schiavitù moderna sia nel lavoro sia in famiglia attraverso i matrimoni forzati. Sono ben 650 milioni le donne costrette a sposarsi prima dei 18 anni e, al fenomeno dei matrimoni precoci, inoltre, si associa spesso la piaga della violenza domestica che nel mondo colpisce circa 137 donne ogni giorno per il 58% dei casi uccise per mano di un partner o di un familiare. Inoltre, solo 2/3 dei paesi nelle regioni più sviluppate hanno raggiunto la parità di genere per ciò che concerne l’educazione primaria.
A tutte queste problematiche si aggiunge la situazione delle donne in zone di guerra esposte a rischio stupro e violenza. Infatti la violenza sessuale è utilizzata come arma per piegare il nemico mettendo a rischio quella fetta di popolazione più vulnerabile o le donne e ragazze più esposte come le combattenti o le giornaliste.
In questo momento di grande difficoltà e dolore, quindi, il VIDES Internazionale e la FVGS Onlus continuano con forza a promuovere l’educazione come chiave privilegiata per la promozione dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile.
La FVGS, mediante il sostegno a distanza, continua a dare voce a tutte quelle bambine e ragazze che hanno bisogno di crescere e di sviluppare le proprie abilità. Il suo appello incessante alla solidarietà è per ognuno di noi in quanto siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo sostenerci a vicenda.
Anche i progetti del VIDES Internazionale hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili in particolar modo bambine, ragazze e donne affinché possano diventare protagoniste del loro stesso processo di sviluppo.
Per questo motivo la FVGS Onlus e il VIDES Internazionale, si uniscono, quindi, al monito di Papa Francesco: “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, ma direttamente da una donna”.